Il “Paesaggio e Patrimonio Culturale” è un punto cardine del BES Provinciale e, paragonato con altre province, ne risulta che nel capoluogo di Regione, Bari, la superficie urbana coperta di verde storico risulta essere pari allo 0,2%.

Analoga alla situazione tarantina che presenta lo stesso identico dato. Tuttavia, entrambe presentano un dato inferiore nel confronto con la media italiana del 1,7%.

Dal punto di vista del patrimonio culturale, l’indicatore di densità e rilevanza del patrimonio museale, che considera il numero di strutture espositive permanenti per 100 km2, ponderato per il numero dei visitatori, mostra un dato pari allo 0,1%, rinvenendo quindi una bassa frequentazione rispetto alla media italiana del 1,3%.

Un risultato certamente amaro per l’antica colonia spartana, la quale vanta una delle più grandi e belle collezioni di manufatti magnogreci, impossibile non citare i celebri Ori di Taranto, conservati nel museo nazionale archeologico di Taranto, il MarTa, uno dei più importanti al mondo, lo stesso sito vanta di essere uno dei 32 musei nazionali italiani ad avere una autonomia speciale.

Secondo un report del 2015, il museo ha ottenuto 55,186 visitatori, numero incrementato a 85,351, quindi del +35% nel 2016. 

La ‘’battuta d’arresto’’ dei visitatori presentata nel 2019, durante la pandemia, non ha bloccato il processo evolutivo del museo, adattandosi alle nuove generazioni ed al nuovo sistema.

Dal 2016, infatti, ebbe inizio un progetto di digitalizzazione conclusosi con l’approvazione del progetto europeo MarTa 3.0.

La stessa iniziativa, si pone come obiettivo ‘’il miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale nelle aree di attrazione’’, permettendo l’accesso ad un tour virtuale ed una presenza costante del museo sui social network.

Il risultato fu subito un successo, infatti, nel 2019 il numero di visitatori si raddoppiò.

Il triste risultato, riportato nel Bes, è sicuramente giustificabile attraverso una Classifica Regionale relativa al 2019, che posiziona il Castello Svevo di Bari al quarto posto dei luoghi di interesse più visitati con un numero di visitatori pari a 77,603, a discapito del MarTa con 71,041, posizionandosi alla quinta posizione.

Questo dovrebbe far riflettere sulla situazione generale del capoluogo tarantino, il quale dovrebbe incrementare l’attenzione anche nei confronti degli altri siti culturali, come gli ipogei, che possiedono la stessa importanza storica, anche senza possedere una specifica nomina.

Soffermandoci invece sul patrimonio paesaggistico, l’indicatore di diffusione delle aziende agrituristiche connota una media pugliese del  4,9 aziende per 100 kmq. Nel tarantino si registra una densità di strutture pari a 3,8 aziende per 100 kmq.

Paesaggio e Patrimonio CulturaleTarantoPugliaItalia
Densità di verde storico0,20,61,7
Densità e rilevanza del patrimonio museale0,10,21,3
Diffusione delle aziende agrituristiche3,84,98,3
Fonte: ISTAT
Anni: 2020

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